La mia Africa
Il nostro viaggio in Kenya (Io e Luca) comincia nel peggiore dei modi, arrivati in aeroporto scopriamo che il nostro volo non partirà a causa di un guasto al portellone, quindi ci portano in un hotel vicino a malpensa pernottiamo e il giorno dopo partiamo nel pomeriggio.
L’arrivo è previsto nella notte e mentre tutti all’arrivo hanno pulmini, amici, taxi e ogni tipo di tour operator ad aspettare noi non c’è proprio nessuno, noi abbiamo prenotato solo il volo il giorno precedente alla partenza quindi alle 3 del mattino ad aspettarci non ci sarebbe stato nessuno.
Dall’Italia ho conosciuto una ragazza che vive a Malindi, Donatella, che ci ha chiamato un taxi per venirci a prendere all’aeroporto, ma essendo noi in ritardo il taxi se né andato, comunque Donatella ci ha anche riservato un appartamento che non vediamo l’ora di arrivarci perché siamo oramai in ballo da diverse ore.
Troviamo un taxi che va a Malindi e lo dividiamo con un signore sui 60 anni che ci racconta di venire in Kenya tutti gli anni lasciano a casa la moglie, bene immagino cosa vada a fare, dopo due ore di viaggio, sono le 5 del mattino, non sappiamo dove andare in quanto dovevamo vederci con Donatella per andare all’appartamento, ma non alle 5 del mattino, la chiamo ugualmente e dopo un po’ riesco a convincerla ad ospitarci a casa sua, l’idea di girare per Malindi con valige in mano non mi allettava molto. Arrivati da Donatella oramai giorno finalmente cominciamo a goderci il nostro viaggio anche se un po’ stanchi, facciamo due chiacchiere per aspettare l’apertura dell’appartamento intanto ci conosciamo un po’ e lei ci spiega come funziona la vita a Malindi, lati positivi e lati negativi che purtroppo sono ancora tanti, ma parliamo delle cose belle le brutte lasciamole alle spalle, il clima è caldo ma piacevole, la vegetazione è foltissima, animali ancora non ne ho visti ma mi promettono che ne vedrò tanti, la gente a primo impatto sembra tranquilla, sempre con il sorriso stampato in viso, magari non mangiano da giorni però sono lo stesso allegri e questo dovremmo impararlo anche noi.
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