MALI MISTERIOSO : MALI

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MALI MISTERIOSO

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MALI MISTERIOSO

Stato: MALI (ML)
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07.01.07
Finalmente ci siamo ! Ho vissuto la vigilia con un po’ d’apprensione perché non sapevo esattamente cosa aspettarmi soprattutto dal punto di vista dei servizi e delle sistemazioni. Ho cercato informazioni e racconti di viaggio in internet, ma il Mali non è una meta turistica e le informazioni raccolte erano davvero poche. Tutto quello che sapevo è che il Mali é un territorio molto vasto ricco di tante bellezze naturali date dalla diversità del suo territorio: la falesia, le pianure, la zona del Sahel, il deserto vero e proprio e il delta interno del Niger e dotato di grande ricchezza culturale grazie alle moltissime etnie presenti ognuna con le proprie tradizioni e usanze.
Nel paese esistono ben 4 siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità: Tombouctou, Djenné, i Paesi Dogon e le Tombe Askias a Gao.
Ora siamo in partenza e ci ritroviamo all’aeroporto di Malpensa con i nostri compagni di viaggio che sono: Anna, Lucia, Catia, Aurora, Mario e Ornella oltre a me e a mio marito Paolo.
Alle 12,35 partiamo con Air France destinazione Parigi da dove alle 16.40 ci imbarcheremo alla volta di Bamako, capitale del Mali. Noto, con sorpresa, che il volo è al completo.
Arriviamo con circa un’ora di ritardo intorno alle 23.00. La fila per il controllo passaporti è lunga e procede molto a rilento. La zona del ritiro bagaglio è a dir poco caotica: un unico nastro scarica quantità incredibili di zaini, valigie, scatoloni e materiali vari che uniti a trolley, facchini, guide e familiari invadono la piccola sala. Troviamo Dolo, che sarà la nostra guida per tutto il tour, che ci accompagna fuori dall’Aeroporto. Saliamo sulle nostre Toyota Land Cruise ed arriviamo in circa venti minuti all’Hotel Mandé. Le camere sono con servizi e pulite.

08.01.07 - BAMAKO / SEGOU Km.240 ca.
Ieri sera per il buio e la stanchezza non ho notato molto, ma questa mattina scopro che l’Hotel è molto carino, ha una bella piscina, prati ben tenuti e una terrazza panoramica che si affaccia sul fiume Niger dove vengono servite le colazioni e i pranzi,.
Dopo un’abbondante colazione con splendide brioches e il cambio della valuta partiamo per il mercato artigianale. Tutte le attività si svolgono all’aperto per cui troviamo intagliatori di legno, orafi, incisori e tintori lavorare accanto a meccanici e fabbri. Qui non si getta nulla: vediamo cataste di balestre da auto, pneumatici tagliati e bidoni che vengono trasformati in oggetto di uso quotidiano come ciabatte infradito, secchi per il pozzo, utensili, etc.
Le persone sono sorridenti e disponibili, ma non bisogna dimenticare di chieder loro il permesso prima di scattare una fotografia. Ci trasferiamo poi al mercato dei generi alimentari e qui la situazione diventa più “difficile”. Sia i venditori che i compratori sono quasi esclusivamente donne che, appena impugni la macchina fotografica per fare una panoramica del luogo, cominciano a gridare ed inveire. Mille odori si sovrappongono e, soprattutto quello proveniente dalla zona pesce unito agli oltre 30° di temperatura e alla polvere, mette a dura prova il nostro olfatto.
Rientriamo in Hotel per il pranzo consumato in terrazza, ci fa da sottofondo un bravo chitarrista che esegue brani blues. Del resto, come sottolinea Martin Scorsese nel film “The Blues-Dal Mali al Mississippi”, le radici di questo genere sono proprio in Mali e “l’acqua del Niger ha portato il suono del blues fino al delta del Mississippi”.
Dopo pranzo partiamo per Segou dove arriviamo verso le 17, sistemazione all’Hotel Auberge: camere con servizi, televisore e addirittura frigobar. Il lunedì è giorno di mercato e, anche se siamo al termine della giornata, troviamo commercianti che cercano di fare gli ultimi affari, altri che stanno ripartendo su carretti trainati da asini e donne intente a friggere pesce.
Io, Anna e Lucia facciamo una passeggiata per le stradine fino alle rive del fiume Niger ed entriamo in un bar/ristorante che ha una terrazza dalla quale assistiamo al tramonto. Quando andiamo a pagare scopriamo che il posto è gestito da un italiano di Udine che ha un locale anche a Bamako (Pizzeria da Guido).
Chiediamo dove è possibile ascoltare musica e ci indica Le Golfe.
Torniamo in Hotel per l’ottima e abbondante cena a base di pesce che consumiamo in un bellissimo giardino.
Dopo cena andiamo a Le Golfe che si trova a 2 passi dall’Hotel dove, praticamente tutte le sere, si fa musica dal vivo con gli strumenti tipici che sono la kora, il balaphon e lo djembe.
E’ un piccolo baretto con pochi tavoli all’interno e ancora meno all’esterno, ma l’atmosfera è bella e animata. La musica è coinvolgente e tutti si muovono al suo ritmo, anche noi veniamo contagiati e ci lanciamo nelle danze.
Purtroppo domani mattina dobbiamo partire presto e quindi rientriamo in Hotel.

09.01.07 - SEGOU / MOPTI Km.405
Dopo l’abbondante colazione (bevo anche dell’ottimo succo d’arancia spremuto di fresco) partiamo per San. Lungo la strada vediamo moltissimi alberi di karité e baobab che sono senza foglie perché ci troviamo nella stagione secca. Il paesaggio è abbastanza monotono e la temperatura piuttosto alta.
A San vediamo l’animato mercato e la moschea (in quasi tutte è proibito entrare) costruita nel tipico stile sudanese utilizzando fango e paglia.
Pranziamo al ristorante “Teriya” che è una sosta obbligata per tutti quelli che transitano da San all’ora di pranzo.
Ripartiamo e ci fermiamo presso il villaggio di Somo dove, come sempre, veniamo accolti da bambini festanti che chiedono un cadeau. Siamo profondamente toccati dalle condizioni di vita estremamente povere, molti bimbi hanno problemi agli occhi e ferite infette, vorremmo fare qualcosa ma purtroppo non è possibile.
Attorno alle 16,30 arriviamo a Mopti e ci sistemiamo all’Hotel Kanaga. Si tratta di un albergo veramente splendido con piscina e camere nuovissime dotate di ogni comfort compreso il box doccia. Sono veramente stupita perché onestamente non mi aspettavo uno standard ricettivo di così alto livello considerato che il Mali non è propriamente una destinazione turistica.
Lasciate le valigie, noi ragazze accompagnate da Paolo, ci dirigiamo verso il porto. Mopti si trova sulle rive del Bani, uno degli affluenti del Niger, e ha un’importanza fondamentale per il Mali in quanto dal suo porto le pinasse collegano via fiume regioni e villaggi che altrimenti sarebbero quasi irraggiungibili per buona parte dell’anno. Considerato che quasi tutte le più importanti città maliane sorgono sulle rive del fiume esistono veri e propri collegamenti “di linea” che servono le varie città.
Il porto é animatissimo da qui partono e arrivano pinasse stracariche di persone e cose, l’atmosfera è frenetica, pulsante di odori e rumori.
Raggiungiamo il bar/ristorante Bozo dove dalla terrazza ammiriamo il tramonto e il viavai di persone che si accalcano sotto di noi.
Rientriamo in Hotel per la cena dopo la quale ci sistemiamo in veranda per acquistare delle bellissime collane proposte da un venditore locale.

10.01.07 - MOPTI / TOMBOUCTOU Km.400
Partiamo verso le 7 perché oggi ci aspetta un lungo trasferimento di ca.400 Km.di cui la metà sono su pista.
La strada è buona fino a Douentza poi comincia la pista che comunque, a parte alcuni brevi tratti, é
battuta e molto ben tenuta.
Dobbiamo cercare di arrivare prima possibile all’imbarco del traghetto che attraversa il Niger perché ci sono molti equipaggi in viaggio per raggiungere il Festival au Desert di Essakane e il traghetto, che porta una decina di mezzi per volta, impiega circa un’ora e mezza fra andata e ritorno.
In effetti all’imbarco la fila é piuttosto lunga. Ne approfittiamo per un pranzo a pic-nic composto da tonno, formaggini La Vache qui rit e pane. Ci sistemiamo su una stuoia tra le tend

 

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