My second unforgettable trip in China : CHINA

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My second unforgettable trip in China

Shanghai, Beijing, Guilin, Yangshuo, Hong Kong

Vista sul Li River a Yangshuo
Vista sul Li River a Yangshuo
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My second unforgettable trip in China

Località: Shanghai, Beijing, Guilin, Yangshuo, Hong Kong
Stato: CHINA (CN)
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My second trip to China always remember him as one walks into a fun time.
I had already been in China two years ago but I was limited to Shanghai for business, on this occasion I wanted to combine the working week to Shanghai and Ningbo with a visit next week of the areas that attracted me most to this country exterminated: Beijing , Yangshuo-Guilin and Hong Kong. Of course, who knows how many other places to explore but the time available was quetso and we make choices ....
My four days in Shanghai have passed in the halls of the fair, the key objective of my visit to China was to riincontrare my suppliers and, on this occasion, to visit their industries and offices in Ningbo, near the City industriale.Come always the late afternoon in Shanghai I have dedicated to the visit of the most interesting, is a city that does not have much to offer in terms of monuments and traditions, but leaves you open-mouthed for his quick progress, its skyscrapers, and its elegant riverfront, the Bund.
The experience of Ningbo has left its mark, by one wonders how the Chinese are working, how do they have this fierce pace of growth and a dynamic market like no other .... the many questions about and I saw on the field I have provided enough answers, industries and modern art, often state-owned, produced faithfully copied from Western manufacturers, low wages and working conditions to the limit .... that does not prevent a merger to manual labor constant at an incredible pace ........ Dormitories within yards of the industries, the labor comes from rural areas and earn enough to survive ...... all things difficult for a western guy but this is their reality!
Finally begins the journey itself, removed the clothes of the boy in serious career here I am finally in the shoes of the traveler .... so that I feel comfortable! For the first time in complete solitude and autonomy but without fear, now the East I feel almost like my second home, send me a feeling of safety and respect of the person as I have never found by anyone else in the world, even in this fact I have never and never felt the slightest sense of danger or discomfort.
I am well prepared for the East and I feel that in these areas, people answer me with a smile, is really nice to feel at ease so far from home.

 

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Pechino

Arrivo a Pechino che ormai è mezzanotte, l'aeroporto è abbastanza vuoto e mi dirigo all'uscita; brrrrrr.....che gelo, il tabellone segnava -15 gradi, non vedevo l'ora di entrare in un taxi ma la fila era gestita dai militari che distribuivano le persone nelle macchine!! Dopo un breve tragitto ero già nel centro città, la desolazione più assoluta tutt' intorno, nessuno per strada, certo....con un freddo così!! A Pechino ho soggiornato in una Guest House, la Beijing Haoyuan situata in un'antico edificio dell'epoca Quing nel bel mezzo dei vecchi Hutòng della città. Come tutte le metropoli anche Pechino avrebbe potuto offrire i migliori Hotel intrnazionali, ma io sono tuttora entusiasta della scelta che ho fatto; questa piccola struttura aveva davvero il sapore delle antiche abitazioni cinesi, con i suoi cortili interni, le sue camere tipicamente arredate ed i gestori così disponibili.
Era l'una di notte quando sono arrivato all'ingresso, il taxi era già andato, buio assoluto tutt'intorno ed una debole lucina illuminava l'ingresso......CHIUSO!!! Inizio a bussare con la classica maniglia sul portone e finalmente arriva un signore in pigiama con il mio cognome ( o quello che avevano capito per telefono....) scritto su un foglietto....Room 17...Check-in tomorrow...mi dice velocemente e poi torna a dormire prima di congelare visto com'era vestito!!
Da qui sono partito i giorni successivi per la visita della città; città prooibita, piazza Tienammen,tempio del cielo, tempio dei Lama e di Confucio, Jingshan e Behiai Park nonchè la visita della Grande Muraglia a Badaling e il palazzo d'estate.Pechino mi ha fatto una buonissima impressione, mi sarei aspettato una città totalmente diversa ed invece mi ha impressionato per la sua pulizia, per il suo ordine e per la sua incredibile estensione(che ho letto in alcune guide sia pari a quella del Belgio....) Non si sviluppa in altezza come altre metropoli con miriadi di grattacieli e trasmette una sensazione di eleganza ed imponenza dovuta anche alla storia millenaria che la precede.
I lavori che la porteranno alle olimpiadi del 2008 stanno procedendo velocemente ma mi hanno limitato nella visita di qualche monumento importante come il tempio del cielo; per quella data tutto verrà riportato all'antico splendore e credo che i cinesi vorranno dare una grande prova di efficienza ed organizzazione.
Di certo la Città Proibita e il Palazzo d'estate sono le due cose che più mi hanno affascinato; è incredibile pensare a quanta storia, quante dinastie siano passate tra quelle mura; il palazzo d'estate poi,se me lo immagino fiorito in primavera assume un aspetto incantevole.
La delusione è stata invece la Grande muraglia; io ho scelto di visitare il vicino sito di Badaling ma non ne sono rimasto colpito perchè è ristrutturato talmente tanto bene che sembra un'opera dei nostri giorni. Quello che invece mi immaginavo era una muraglia più diroccata, più imponente, insomma più vera ma probabilmente sarei dovuto andare da un'altra parte.
Le giornate erano sempre terse, cielo azzurro ma un freddo siberiano, questo mi ha costretto a girare battendo sempre i denti ma alla fine è andata bene così.
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Yangshuo

Si parte per Guilin, sicuramente mi avrebbe ricevuto una temperatura più umana ma soprattutto non stavo più nella pelle....finalmente avrei visitato uno di quei luoghi che da sempre sogno e leggo sui libri. Non mi sarei fernato a Guilin, ormai troppo conosciutae turistica, ma sarei andato nella vicina Yangshuo.
La macchina del mio albergo mia spettava. La prima impressione lungo la strada? "ma dove sono finite quelle montagne e quelle colline per il quale sono venuto qui.....?" E' bastato poco per ritrovare tutto l'entusiasmo quando all'orizzonte ho iniziato a distinguere quelle vette dalle forme così strane!!
Yangshuo è una cittadina relativamente piccola, circondata da montagne ricoperte di verde; scorre un fiume da queste parti che si chiama Li River, lungo il suo corso si svolgono delle panoramiche crociere e lungo le sue sponde si aprono scenari e scorci ta togliere il fiato, questa è stata la mia prima mattinata.
Non scherzo quando dico questa località è una di quelle che rimarranno per me indimenticate, troppe le cose che la rendono unica. Il pomeriggio, noleggiata una bicicletta, assieme alla mia guida (parlante cinese...io non facevo altro che seguirla) mi sono avventurato per le risaie circostanti, all'interno dei villaggi, lungo i sentieri e fiancheggiando i canali; abbiamo pedalato una giormnata intera all'aria aperta ed in totale libertà. Il giorno seguente ancora bici ed altri scenari si aprivano ai miei occhi intervallati da alcune disavventure come la rottura della catena.....eravamo a 2 ore di distanza da Yangshuo.....che fare??? Passava di li una motoretta con un carretto ...., certo ha voluto un piccolo contributo per il passaggio ma ci ha riportati a casa!! Qui ci si trova davvero in un'altro mondo, sono passato dalle moderne città cinesi ad un paesaggio rurale che mi ricordava tanto le foto che mio nonno mi faceva vedere dell' Italia anni 30.
La vita nei campi, gli animali al pascolo, il lavoro nelle risaie, le donne che portano la verdura al mercato, gli uomini che trasportano mattoni, sabbia e bambu sulle spalle....
E la sera la vita si svolgeva tutta lungo una strada, la west street o via degli stranieri come la chiamano da quelle parti, ristorantini, piccoli alberghi e negozzietti ad ogni angolo. La tranquillità di quei luoghi, l'aria distesa unita alla simpatia di quella gente così curiosa di conoscermi per sapere tutto sul mio paese hanno reso tutto così unico che alla mia partenza un'infinita malinconia mi accompagnava. Raccontare le mie esperienze e la mia vita a quei ragazzi per me era davvero bello ma per loro era l'unico modo per immaginare quello che difficilmente potranno raggiungere.....e mi sono reso conto una volta in più quanto mi devo sentire privilegiato......e quanto sono fortunato nel vedere il mondo......
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Hong Kong

Ultima tappa Hong Kong; da quelle parti si dice: "un paese, due sitemi" . La prima domanda che mi sono fatto arrivando in aeroporto è stata:" ma questa è o non è Cina??". Diversa dogana, timbro sul passaporto, diversa moneta ma soprattutto......qui siamo su un'altro pianeta!!
Anche questa volta era già sera inoltrata quando ritirando i bagagli mi domandavo se mai sarei uscito da quell'enorme, modernissimo, scintillanre aeroporto. Uscendo all'aperto.....altro che Pechino, qui c'erano 20 gradi e si stava divinamente. Taxi e poi via, direzione Kowloon, la penisola che si affaccia sulla baia di Hong Kong e dove io avevo l'albergo. Il viaggio in taxi è stato divertentissimo, poco traffico e l'autista guidando veloce tra ponti, sopraelevate, sottopassagi ecc...mi faceva sentire come sulle montagne russe. Passando ho visto il porto con i suoi container e le sue gru...mamma mia questo si che si chiama traffico marittimo....arrivato sotto il mio hotel a Nathan Road le luci della strada illuminavano la notte e la quantità di persone che camminavano per strada mi disorientavano, una delle aree al mondo più densamente popolate mi stava accogliendo con i suoi ritmi frenetici. Io arrivando dalla tranquilla Yangshuo ho avvertito un leggero senso di timore....lasciamo passare la notte, domani si vedrà.
Al risveglio mi sono tuffato nel traffico cittadino, dopo l'iniziale ambientamento è iniziata la mia visita. Subito sono stato nella vicina Lantau Island con i suoi templi e il "Big Buddha" sulla collina poi di nuovo nella City, ad Hong Kong Island per salire sul Peak con il tipico Peak Tram per vedere la città e la sua baia dall'alto, bella la vista di giorno ma la sera....ancora di più. Il quartiere finanziario, che eleganza con i suoi grattacieli di vetro e acciaio, il Victoria park per tutte le attività sportive e non della gente comune.
Il giorno seguente ho deciso di andare all'Ocean Park, era l'unico modo per poter vedere per la prima volta il Panda.....che tenerezza!! Pomeriggio di nuovo a Kwoloon nel quartiere di Mong Kok, articoli sportivi, abbigliamento e tecnologia, tutto a disposizione per lo shopping più sfrenato.
Sono rimasto folgorato dalla bellezza di questa città, ti sorprende per l'organizzazione ed il progresso lasciato in dote dall'antico dominio Inglese, i trasporti ed i servizi in genere sono di una qualità assoluta; al primo impatto potrebbe disorientare ma basta un attimo per entrare all'interno del suo sistema.
La sera poi, puoi guardare il profilo dei suoi palazzi illuminati dall' Avenue of the Stars oppure su un'imbarcazione della Star Ferry ma comunque sia, non si può che rimanere rapiti dal fascino di Hong Kong.

Le mie conclusioni sono davvero positive, tanto mi ha regalato questo mio viaggio in Cina e tanto avrebbe da regalare considerando la vastiatà e varietà del suo territorio.
Per me la Cina è come una macchina del tempo, ti sposti all'interno di un'unico paese ma puoi trovarti catapultato davvero in epoche diverse.
Una cosa più di tutte mi rimarrà, infatti l'esperienza di Yangshuo sarà sempre nel mio cassetto dei momenti più belli.


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  • Claudio Zambelli
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