STORIA DI UN VIAGGIO TRA IL POPOLO INDIANO- SUL TETTO DEL MONDO : INDIA

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STORIA DI UN VIAGGIO TRA IL POPOLO INDIANO- SUL TETTO DEL MONDO

Shimla, Mc Leod Ganj, Delhi

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STORIA DI UN VIAGGIO TRA IL POPOLO INDIANO- SUL TETTO DEL MONDO

Località: Shimla, Mc Leod Ganj, Delhi
Stato: INDIA (IN)
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16 AGOSTO: Shimla

Dopo un'interminabile viaggio di 24 ore dove abbiamo sperimentato il connubio bus ordinario (per Delhi 12 ore) e treno (per Shimla) arriviamo un tantino stanchi a Shimla alle 17.
Il treno che porta in questo paese dell'himalaya attraversa un paesaggio incantevole, fra valli scoscese che levano il fiato.
Shimla è molto "inglese", precisa e pulita. Non sembra proprio India. Alloggiamo in un albergo che ha una vista meravigliosa sulla valle.
Il paesaggio qui è decisamente fenomenale.
La sera mangiamo e facciamo una passeggiata per la città, molto tranquilla, popolata da moltissimi turisti indiani.

17 AGOSTO 2004: Shimla

Volevamo prenotare il bus per Sangla e passare gli ultimi giorni della nostra vacanza in relax (parola che non ci sfiora la mente da quando siamo partiti), ma non ci sono bus per Sangla: la strada è dissestata da diverso tempo.
Decidiamo di fare un tour organizzato dall'ufficio del turismo nella valle che circonda Shimla facendo anche un piccolo trek a cavallo che ci porterà a 3000 metri.
Nonostante la pioggia che non ci abbandona mai, quando si alza la nebbia il paesaggio è fantastico.
La sera decidiamo che il giorno dopo saremo partiti di nuovo: destinazione Mc Leod Ganj- 12 ore dell'immancabile bus ordinario.

NOTE DI VIAGGIO
Alloggio: Dreamland Guest House, camere pulite con TV, Rs 350 doppia con bagno.
Dove mangiare: Devicos restaurant
Trasporto: Stazione dei bus per gli spostamenti in autobus e l'agenzia del turismo per i trek (prenota anche autobus ma solo la mattina).

18 AGOSTO 2004: Mc Leod Ganj

Questa volta affrontiamo queste 12 ore di viaggio di giorno...per fortuna che il paesaggio meraviglioso e alcuni studenti indiani che si intrattengono con noi in piacevoli conversazioni ci aiutano a passare il tempo.
Prima scendiamo, attraversiamo una pianura stupenda, miriadi di villaggetti....davvero bello...poi verso sera cominciamo a salire lasciandoci piano piano alle spalle quella prorompente pianura per entrare nella Kangra valley fino ai 2000 metri di Mc Leod Ganj.
Arriviamo alle 20. Incontriamo una coppia di israeliani che ci consiglia un ottimo alberghetto e un ottimo ristorantino che ci vuole proprio. Mangiamo benissimo, facciamo un giretto per il paese che ci pare molto bello e attendiamo ansiosi la mattina per vedere dove siamo finiti...

19 AGOSTO 2004: Mc Leod Ganj

La giornata è dedicata all'esplorazione di questo magnifico paesino fuori dal mondo, che non è India ma è Tibet, arroccato su una montagna da cui si gode la vista di una vallata straordinaria.
Visitiamo il monastero di Dip Tse- Chok Ling Gompa che è semplicemente stupendo, affascinante, mistico.
Visitiamo il complesso che comprende la residenza del Dalai Lama.
Qui regna una pace straordinaria propria di un popolo cacciato dal proprio paese ma che ha saputo ritagliare in questo pezzetto dell'India il suo Tibet, con orgoglio, senza mai lamentarsi, fieri e consapevoli.
Visitiamo anche il museo tibetano all'interno del complesso del Dalai Lama.
E' una mostra fotografica e storica.
Serve a capire un po' di più la tragedia di questo popolo.
Una tragedia nascosta, silenziosa, che non deve far rumore come tutte le tragedie dei disperati di questo mondo.
Pomeriggio dedicato tra le bancarelle tibetane di questo vero villaggio tibetano.

20 AGOSTO 2004: Mc Leod Ganj

La mattina decidiamo di fare un'escursione a piedi a Baghsu, un paesino indù a due chilometri da Mc Leod Ganj. Il paesino è delizioso. A solo un Km ci sono delle deliziose cascate; facciamo una bella passeggiate tra queste bellissime montagne. Il posto è davvero molto bello.
Siamo però un po' tristi...si avvicina l'ora della partenza per Delhi cioè si avvicina il giorno del ritorno a casa.
Non ci credo. Io ormai mi sono ambientata e non me ne voglio andare.
Abbiamo il pullman per Delhi alle 18.
Giusto il tempo di fare un'altra passeggiata per Mc Leod Ganj, un arrivederci a questo popolo straordinario, un momo e via di nuovo in partenza.

RIFLESSIONI DAGLI APPUNTI DI VIAGGIO

Anche quest'ultimo pezzetto di India è stato straordinario.
Bellissimo il paesaggio attorno a Shimla.
Appena fuori dal nostro Hotel abbiamo potuto assistere a tramonti da levare il fiato.
Si riflette a Shimla. Si riflette che qui non c'è miseria. Forse questa non è India. L'India è quella delle strade disperate di Calcutta e Delhi, quella colorata e mistica del Rajasthan, quella sacra di Varanasi. Ma quassù il paesaggio è fenomenale. Davvero stupendo.
Mc Leod Ganj ha invece una storia a sè, una cultura a sè. Ci ha talmente affascinato che abbiamo deciso di andare nel Laddak il prossimo anno. I tibetani sono molto diversi dagli indiani.
Siamo curiosi di capire la loro tragedia e di conoscere questo popolo in esilio.

NOTE DI VIAGGIO

Alloggio: Drepung Loseling Guest house, camere pulite e carine, Rs 200 doppia con bagno.
Mangiare: Cucki's restaurant (economico e ottimo)
Trasporto: Stazione dei bus per gli spostamenti in autobus. L'ufficio del turismo è fornito di mappe della città e dei dintorni. Il personale parla un ottimo inglese ed è molto disponibile.

21 AGOSTO 2004: NEW Delhi

Delhi. Adesso Delhi mi sembra diversa. Quasi mi piace.
Sarà che ormai mi sento a casa.
Sarà che già l'India mi manca.
Da morire.

CIAO India

Torno a casa.
Sono tanto triste.
Mi manca questa terra. Mi manca il popolo indù.
Mi chiedo perché. Cos'è successo, cos'è cambiato. Cosa mi è rimasto dentro.
Nonostante la tristezza delle strade- mondezzai, nonostante la povertà, la miseria pura, nonostante una cultura assolutamente diversa dalla nostra, rimane nella memoria, per sempre, i sorrisi di un popolo fiero e vero, rimane la solidarietà e la misericordia dei disperati, rimane l'amarezza orgogliosa degli uomini- cavallo, rimane il rispetto che portano verso tutto e verso tutti.
Torno a casa convinta che siamo tutti uguali, che i poveri siamo noi che non ci crediamo che la gente ancora muore di fame, che c'è chi vive con 2 euro al mese e lavora 12 ore al giorno, che c'è qualcosa che non va in noi, popolo avanzato, che ci scanniamo per un litro di petrolio, che ci arrabbiamo perché la mattina sul raccordo c'è traffico, che non rispettiamo chi è diverso da noi, che ci siamo dimenticati come si accoglie chi non ha niente e chiede aiuto, che siamo diffidenti, che non crediamo più a niente.
Neanche alla misericordia.
L'India insegna l'amore tra gli uomini, l'India ricorda che c'è chi dorme per strada e sono in tanti, l'India dice grazie a tutti i volontari che aiutano gli ultimi della terra.
Io invece dico grazie all'India, perché prima dormivo ora però sono sveglia.

 

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  • Ambra Turchetti
  • Età 16443 giorni (45)
  • Roma

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