STORIA DI UN VIAGGIO TRA IL POPOLO INDIANO- SULLE RIVE DEL GANGE - 2 parte : INDIA

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STORIA DI UN VIAGGIO TRA IL POPOLO INDIANO- SULLE RIVE DEL GANGE - 2 parte

Calcutta, varanasi

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STORIA DI UN VIAGGIO TRA IL POPOLO INDIANO- SULLE RIVE DEL GANGE - 2 parte

Località: Calcutta, varanasi
Regione: West Bengala+ varie
Stato: INDIA (IN)
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3 AGOSTO 2004: Calcutta
Vado alla casa madre e faccio volontariato presso la casa di bambini abbandonati e con Handicap di Shishu Bavan. Appena entro mi ritrovo sommersa di bambini che non vogliono altro che essere coccolati. La mia attenzione si posa sui bambini con handicap. Sono immobili nei loro lettini, rigidissimi, in posizioni incredibili. Le suore dicono che è l'ora della pappa: a me viene affidata Sonia. E' epilettica e io non so come fare. Quando gli prendono gli attacchi mi spavento da morire; la suora mi tranquillizza e dice di non preoccupami che non succede niente.
Do da mangiare a Sonia, le massaggio le gambine e le braccine rigide, sto con gli altri bambini, sistemiamo i lettini. Qui c'è tanto da fare. Alle 12 sono sfinita. Torno in Hotel. Il pomeriggio faccio un altro giro per la città, la gente è tanto gentile, si sta bene qui. Io mi sento a casa. Domani notte partiremo per varanasi. Il mio cuore è in lacrime. Non me ne voglio andare.
4 AGOSTO 2004: Calcutta
Alle 6 sono alla Casa Madre. Messa, colazione con i volontari e poi ognuno va nella casa dove ha deciso di prestare servizio. Io ritorno a Shishu Bavan. Oggi c'è una nuova bambina. Avrà sei, forse sette anni. La mamma è morta e lei non ha nessuno. E' magrissima. Nessuno sa da quant'è che non mangia. Viene il dottore a visitarla. Ci vorrà cibo, acqua e l'amore di Dio per rimetterla in sesto.
Alle 12, il mio servizio è finito. Saluto le suorine perché stanotte parto, ho le lacrime agli occhi. Giuro che ci torno. Giuro che torno qui presto presto.
Mi danno la madonnina del volontario e mi dispensano sorrisi che porterò per sempre con me.
Il pomeriggio andiamo abbastanza presto verso Howrah station. Superiamo il ponte e sulla sinistra si presenta uno scenario fatto di slums, uno sopra l'altro, fino alle rive del fiume. Nella stazione ci sono una quantità di gente non descrivibile. Io non ne ho mai vista tanta tutta insieme.
Parto chiedendomi se Calcutta è un'eccezione in India....ben presto mi renderò conto che Calcutta è l'immagine, stupenda e disincantata, di tutta l'India.
RIFLESSIONI DAGLI APPUNTI DI VIAGGIO
Kolkata, che roba Kolkata.
Ne avevo lette tante su Calcutta ma mai si può immaginare. Calcutta è tutto ed è tutto insieme, povertà e ricchezza, disperati e benestanti, gente che dorme per strada perché la strada è la loro casa, gente che vive così: di niente e per niente.
E' tutto così qui, ogni cosa vale tanto, un sorriso però vale più di ogni altra cosa. Gli slums e i palazzi regali: storia di un infinito contrasto. Qui la gente muore e nasce per strada. Qui nessuno s'accorge, tutto è silenzio in mezzo a tanto rumore....
Che traffico Calcutta; c'è di tutto per le strade; e ci sono tante persone, non sai quante. Tantissimi bambini.
Calcutta è tutta l'India insieme, Calcutta resta nel cuore per sempre.
La casa madre...che cosa fantastica: una speranza in un mare di miseria. Le missionarie della carità, una gioia del cuore. Il volontariato alle case di Madre Teresa vale tutte le ore di viaggio; quattro giorni sono troppo pochi.
Qui lascio un pezzetto del mio cuore: lo lascio a Samsa, il bimbo di strada che con i suoi sorrisi mi ha riempito il cuore, lo lascio alla gente di questa città che mi ha insegnato tanto, lo lascio ai risciò, i cui sguardi sono marchiati a fuoco dentro di me, lo lascio a Sonia, in custodia per quando tornerò a trovarla, lo lascio alla casa Madre e a tutti i volontari che ho conosciuto, perché sono l'orgoglio dell'umanità e per fortuna che ci sono e che sono così...senza parole.
NOTE DI VIAGGIO
Alloggio: Hotel Astoria- 1200 Rs a notte (la doppia), camere pulite e grandi.
Spostamenti: Taxi ufficiali (prezzi onesti) e treno 2AC per il viaggio KOLKATA- varanasi (prenotazione nell'unico centro ufficiale a Farlie Plaza)
Dove mangiare: Blu Sky e Zurich's in Sudder Street sono ottimi a prezzi economici.
5 AGOSTO 2004: varanasi
Siamo arrivati a varanasi con il treno, da Kolkata. Il viaggio in treno è stato tranquillo ma mi hanno rubato un bagaglio a mano che avevo incatenato: come segnala la nostra guida succede a un viaggiatore su due. Alla stazione ci assaltano tantissimi procacciatori; noi aspettiamo il taxi del nostro Lodge che ci viene a prendere. Il mio consiglio è di prenotare almeno la prima notte a varanasi e di richiedere il servizio di pick up. Può essere un'impresa farsi portare all'hotel che si è scelto da un tuc tuc. L'alternativa è di utilizzare i ciclò risciò che sono persone oneste. Considerate però che a volte non capiscono una parola di inglese. Basterà fermare un indiano ben vestito e chiedergli di tradurre per voi.
Il nostro Hotel è proprio carino, al centro di varanasi a due passi dai Ghat, immerso in questi vicoletti pieni di bazar.
Mangiamo in Hotel: è economico e si respira un'aria familiare. Le persone che gestiscono questo posto sono disponibilissime. La prenotazione è effettuabile via internet.
Il pomeriggio andiamo a fare una passeggiata sui ghat. A parte i procacciatori, il posto è spettacolare. Il Gange è immenso.
Sul Gange nasce e muore la vita.
Nel Gange si lavano le mucche e i tori, si lavano i panni, si lavano le persone perché il fiume è sacro.
Sul Gange vengono sparse le ceneri dei defunti. Alle acque del Gange vengono affidati i corpi dei sadu.
Abbiamo assistito alla cerimonia della cremazione da lontano perché è una cerimonia riservata alla famiglia del defunto. Fate attenzione a chi vi invita ad avvicinarvi per vedere meglio la cremazione e fare le foto. Vi chiederanno alla fine non pochi soldi.
6 AGOSTO 2004: varanasi
Abbiamo deciso di andare a Sarnath, una città santa a 10 KM da varanasi. La città è molto piccola e assolutamente tranquilla. Ci voleva un po' di pace dopo il traffico impazzito di varanasi. Il parco dove c'è il tempio del Buddha d'oro è carino ed è piacevole passare una mezza giornata in totale relax.
La sera partiamo per New Delhi. Questa volta viaggiamo in 1AC. E' molto più confortevole.
RIFLESSIONI DAGLI APPUNTI DI VIAGGIO
Sicuramente varanasi offre uno spettacolo unico al mondo che è fatto di immensi ghat che si lanciano su un fiume imponente come il Gange.
Le cerimonie e i riti a cui è possibile assistere sono molto interessanti per capire la cultura indù.
Il turismo tuttavia ha fatto si che la gente abbia perso un po' della genuinità propria del popolo indiano. Bisogna fare attenzione soprattutto fra i ghat.
NOTE DI VIAGGIO
Alloggio: Yogi Lodge ,120 Rs la camera doppia, senza bagno. Posto pulito e accogliente. I bagni in comune sono puliti.
Dove mangiare: Yogi Lodge.
Trasporti: tuc tuc o ciclò risciò. Per andare a Delhi avevamo prenotato il treno a KOLKATA. A varanasi potete prenotare alla stazione. Sempre alla stazione c'è l'ufficio del turismo con personale preparato e disponibile.

 

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  • Ambra Turchetti
  • Età 16443 giorni (45)
  • Roma

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