5 viaggi a Cuba...CUBANITE! : CUBA

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5 viaggi a Cuba...CUBANITE!

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5 viaggi a Cuba...CUBANITE!

Stato: CUBA (CU)
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2001 Varadero e L'AVANA
2002 da Santiago all'Avana
2003 Pinar del Rio
2003 Camaguey/Camaguey
2004 Ritorno a Trinidad/Santiago/Baracoa

 

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ALL INCLUSIVE a Varadero

Nel marzo 2001 trovo un'ottimo last minute da prendere al volo:
una settimana di all inclusive a Varadero in albergo a 4 stelle per soli 650 euro.
Da anni inseguivo un viaggio a Cuba e questa era un'occasione.
Albergo con 4 piscine, giardino tropicale con fenicotteri rosa, 3 ristoranti, spiaggia prospiciente, teatro con spettacoli serali, corso di salsa, escursioni care e cocktail a volontà.
Conosco 4 coppie di trentenni molto indaffarati con le escursioni che però trovo care (mediamente 100 dollari).
Dopo tanto sole e mare decido di andare a scoprire la vera Cuba che certamente non si trova a Varadero, peraltro chiusa ai cubani con tanto di barriera confinaria. Fanno eccezione il personale di servizio e qualche turista cubano premiato dal regime. Decido di fare da me e prendo la corriera di VIAZUL che per 10 dollari mi porta in un paio d'ore nella capitale.
Città antica,coloniale, metropoli con un bel lungomare (il famoso MALECON) con case coloniali in restauro pagato dall'Unesco in quanto città protetta per il suo interesse storico artistico. Il centro storico è veramente interessante:
-una splendida cattedrale, un forte/castello, una piazza con palazzi d'epoca, un mercato dell'artigianato dove si può comprare di tutto a prezzi convenienti, un "paseo" simile a las ramblas di Barcellona, un museo della rivoluzione, la enorme piazza della Rivoluzione, sede di tutte le adunate e feste con Fidel che parla per ore e ore ed il ritratto del "CHE", il Capitolio, copia del Parlamento di Washington, un teatro,etc... Tutto bello ed interessante oltre al circuito alcoolico di Ernest Hemingway (la Bodeguita del Medio per il mojito e il Floridita per il daihiri).
Ciò che colpisce di più è la gente, in particolare le ragazze sexy e provocanti, la musica che si sente provenire dai vari locali dove suonano le orchestrine, alcune anche all'aperto, giovani in cerca di commissioni che ti invitano di quà e di là, tipi e coppie strane vestite da rivoluzionari, in costumi d'epoca che aspettano il turista fotografo per qualche piccola mancia.
Poi gli strani mezzi di trasporto: automobili americane degli anni 50 enormi, colorate e...funzionanti, i camelos, autobus enormi che somigliano appunto al cammello dove stanno pigiati centinaia di cubani perchè il problema maggiore è il trasporto. Carrettini, taxi, cocotaxi, bicitaxi. Case del centro che sono sul punto di crollare, pavimentazioni da terzo mondo, grida da un palazzo all'altro della serie vicolo napoletano.
Ci sono anche rioni più moderni: il Vedado, tutto cemento con palazzoni e alberghi giganteschi tra cui il famoso Nacional, sede di mafiosi americani prima della rivoluzione ed la celebre gelateria COPPELIA, del film FRESA Y CHOCOLATE, dove stanno in fila perenne centinaia di cubani per assaggiare l'ottimo gelato a prezzi accessibili. Ho chiesto ad una mia amica cubana il motivo di tanto desiderio; mi ha risposto che nella capitale non c'è altro, almeno per i cubani.
Sono riuscito ad entrare dal giardino dove stavo curiosando e mi sono trovato dentro per caso senza che nessuno mi dicesse niente. Visto che c'ero ho provato ad ordinare il famoso Fragola e Cioccolato, niente di speciale, molto annacquato, solo che mentre io ho ordinato sei palline in piatto, loro ne ordinavano trenta, quaranta a testa, riempivano dei vasi di plastica portati da casa e mangiavano chili e chili di gelato, mah....
Con le coppie d'amici decido di partecipare ad una escursione in catamarrano. Un giorno intero con visita al delfinario, pranzo a base di aragosta in un ristorante su un'isola maldiviana, tanto sole, musica e cocktail in barca. Tutti brilli, di estrazione internazionale, tutti allegri, con un'ottima animazione che ci fa passare una bella giornata per 70 dollari a testa. Non è poco, ma ne valeva la pena.
Decido comunque di approffondire in un prossimo viaggio e CONOSCERE LA VERA Cuba..
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Da Santiago all'Avana

E' il secondo viaggio deciso per scoprire la vera Cuba, in totale libertà, da solo...all'avventura, attraversando tutta l'isola da est ad ovest.
Santiago, la città più cubana e rivoluzionaria, simile a Napoli e a Bahia.Città del miglior carnevale, della miglior musica cubana, del condomblè, dei balli latino americani e afrocubani, nera e coloniale.
Mi aspettavo di più, è bella ma non mi coinvolge più di tanto.
Giro i dintorni con "carro particular" ossia un'auto privata noleggiata con autista per l'intera giornata per 25 dollari. E' il miglior modo per visitare una grande città. Il ragazzo è simpatico e mi racconta del suo paese: notizie molto crude e incredibili. Parla di stato poliziesco, di spie e delatori che vanno a raccontare alla polizia anche notizie inventate solo per ingraziarsi il regime, per avere favori o per non subire vessazioni. Mi auguro che non sia vero. Comunque salendo la montagna dietro la città da cui si gode il panorama, mi fa notare l'enorme carcere che racchiude centinaia di detenuti polici. In cima a fine giornata, stanchi ci prenderemo una mezza "ciuca" bevendo in compagnia di altri cubani la cerveza della calle ossia la birra di strada che si beve iu un grande vassoio che si fa girare. Mi porta a conoscere la famiglia, una casetta con cortile, tante galline e la vecchia madre. E' separato, ha una figlia di 5 anni e sta in coppia con una ragazza molto più giovane. Capirò molto più tardi che a Cuba è normale sposarsi tante volte, avere figli con diversi partners. di diverso colore. Il divorzio è facile, si ottiene con pochi dollari in pochi giorni e non si passano gli alimenti al partner, solo qualcosa ai figli.
A Santiago visitiamo il Castillo del Morro, molto bello e antico,una fortezza del '500 sul mare all'ingresso del porto.
Ci sono mura alte e si assiste al tramonto allo sparo con cannone proprio nel momento in cui il sole tocca il mare. Suggestivo con un gruppo vestito di bianco che mette in scena questa cerimonia.
Visitiamo il Parco Baconao, un grande parco fuori città con enormi statue di animali preistorici costruite da studenti cubani. C'è anche un museo d'auto d'epoca, spiagge e tanto verde.
In fondo c'è la Gran Pidra, ossia una montagna che si sale a tornanti e in cima della quale si gode di un ottimo panorama. tutta la città, l'aereoporto, il mare e se fortunati si vede perfino l'isola di Giamaica. La cosa buffa che mi capita è di ascoltare da una radiolina un comizio di Fidel Castro disturbato dalla stazione americana di Guantanamo non lontana.
Ero dubbioso sulla riuscita della vecchia auto russa di 45 anni a salire la montagna, in effetti a metà strada il carburatore è andato in ebollizione, ma dopo una sosta e ricambio d'acqua siamo arrivati miracolosamente in cima.
C'è di ritorno verso la città la spiaggia di Siboney, la maggiore di Santiago, non eccezionale, con mare mosso, sabbia scura piena di giovani e molte jineteras, ossia ragazze dedite ai turisti per pochi dollari. Il posto è pericoloso perchè rubano facilmente le borse ai turisti distratti. C'è comunque tanta polizia a protezione.
Santiago è una grande città con tante colline, molte piazze carine con gelaterie e ristoranti, chiese e palazzi coloniali, musei e alberghi. Visito il museo del carnevale, quello più interessante di arte varia che porta il nome di Bacardi, la grande fabbrica di rum cubano, emigrata negli Stati Uniti.
Nella piazza principale visiterò la grande cattedrale ed il palazzo museo di un'antica e ricca famiglia del posto. Bei mobili intarsiati e ricche suppellettili europee. La sera andrò a sentire la musica alla Casa della Trova, considerata la migliore di Cuba, ma la serata per mia sfortuna non deve essere stata delle migliori.
Decido di partire per Baracoa, la città più antica di Cuba, rimasta isolata via terra per secoli fino alla recente costruzione della strada che si arrampica sulle montagne in un bel paesaggio verdissimo e ricco d'acque. La miglior natura di Cuba è alle due estremità, essendo più montagnose e umide. Baracoa è una piccola città, deludente all'inizio perchè fatta di piccole e basse case lungo un mare non eccezionale, con un Malecon dove si infrangono le onde violente, una spiaggia di sabbia nera vulcanica, un grande monte alle spalle con la forma di incudine (avvistata da Cristoforo Colombo) e di cui parla nelle sue memorie. Gli hanno anche fatto la statua, proprio in fondo al Malecon, vicino al piccolo forte trasformato in interessante museo con reperti d'epoca e della rivoluzione.
Baracoa è interessante e coinvolgente per la sua splendida natura in tutte le direzioni e per la allegra vita serale, soprattutto nella Casa della Trova, piccola ma molto più allegra di quella di Santiago. Vi suonano gruppi che si alternano ogni sera ed il divertimento è assicurato. C'è un presentatore molto vivace, una specie di Fiorello stagionato che fa coinvolgere tutti, il sottoscritto compreso chiamato a far parte del coro per l'esibizione della famosa canzone Guantanamera. I mojito a base di rum, menta, ghiaccio e zucchero di canna aiutano a cantare e a ballare con le belle e provocanti cubane in cerca del turista.
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  • GIANNI GHERSINICH
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