Messico story: tra iguane, piramidi e bomboloni! : MEXICO

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Messico story: tra iguane, piramidi e bomboloni!

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Messico story: tra iguane, piramidi e bomboloni!

Regione: Yucatan
Stato: MEXICO (MX)
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Partenza
E finalmente il grande giorno è arrivato. All'inizio il Messico era solo un miraggio che baluginava nelle nebbiose e fredde giornate invernali milanesi, ma adesso sta diventando sempre più realtà. La sveglia suona imperterrita alle 5 di mattina e ci chiama alla partenza verso il nostro volo Air Europe diretto a Cancun.
Stavolta non dobbiamo andare al lavoro, il ticchettio ci ricorda solamente che dobbiamo fare in fretta per non arrivare in ritardo al Terminal 1 dell'aeroporto di Malpensa. Quindi partiamo, zaini sulle spalle e via verso l'aeroporto.
Gli aeroporti sono luoghi strani in cui tutti andiamo di fretta e veniamo risucchiati dai gorghi con i nomi piu' strani strani come Gate B52, CK 12 ecc. Siamo piuttosto in anticipo e riusciamo ad espletare tutte le formalita' di check in e bagagli a tempo di record.
Adesso non rimane altro che sperare che il nostro volo riesca veramente a partire in orario come dicono. Sarebbe una fortuna perche' l'arrivo è previsto nel tardo pomeriggio e un ritardo ci costringerebbe quindi ad atterrare in piena notte in terra messicana.
Incredibile a dirsi, il volo parte veramente in orario ed eccoci quindi compressi come due sardine nella temibilissima classe turistica di qualsiasi volo intercontinentale.

L'aereo
Francesca e' solo al suo secondo viaggio aereo ma non sembra avere particolari disagi. Io sono più avvezzo agli aerei ma è lei che vuole sedere al finestrino per godersi il panorama... Io non ci riuscirei invece, le mie vertigini lo impedirebbero...
Le hostess iniziano a passeggiare velocemente nei corridoi soffermandosi ad ascoltare e a soddisfare le richieste piu' strane dei passeggeri. Io mi sono sempre chiesto cosa penseranno di noi turisti dietro il loro sorriso patinato da pubblicità televisiva. Secondo me il loro sogno sarebbe quello di squartarci come animali da macello. Non mi stupirei proprio di leggere sul giornale di un hostess serial killer...
Dopo un orribile pranzo di plastica (ma francesca si mangia pure la mia porzione di polpette di pollo..) non ci resta che aspettare che mettano il film per riuscire almeno ad uccidere un po' di attesa. Abbiamo fortuna, il film che danno si rivela proprio carino, "50 volte il primo bacio". Ci divertiamo a vederlo, francesca fa la fighettona e decide di seguirlo addirittura in lingua originale.. beata lei che ci riesce...
Finito il film inizia pero' la noia: libri, parole crociate, sonnellini sporadici nelle posizioni più strane da contorsionista ubriaco nn riescono a farci passare troppo il tempo. E poi il gelo e' calato sul boeing. Meno male che ho portato un giacchettino perche' con l'aria condizionata a palla ci sembra di stare in una cella frigorifero piuttosto che su un aereo diretto ai caraibi...
Per ingannare l'attesa e il freddo faccio pure due chiacchere con una coppietta senese che ci siede vicino e che va a Roatan in honduras, il primo scalo del nostro aereo. Quando ho finito di parlare, francesca mi ammonisce di avere fatto il mio solito show toccando come sempre tutti gli argomenti di cui prediligo parlare: che mi sono laureato a siena, che ho viaggiato a cuba e in brasile ecc. Vabbe' adesso so che per un po' di tempo dovro' sopportare il suo mutismo, sarà lo stress del volo che comincia in ogni caso a farsi sentire per tutti.
Dopo lo scalo in honduras ecco che finalmente atterriamo a Cancun e abbiamo subito la prima brutta sorpresa. Il tempo e' pessimo e un acquazzone bagna i nostri primi passi sul suolo messicano. Ma che caldo però, che fa! Guardo preoccupato francesca che per la prima volta ha a che fare con questo clima. So gia' a cosa pensa, ma come farò a sopravvivere per 15 giorni a questo delirio?

Cancun
Riusciamo a prendere un pulman che ci portera' direttamente al nostro hotel che abbiamo prenotato in italia per una notte. Capiamo subito di avere fatto bene a rimanere solo un giorno qua. Cancun non ci piace per niente, è solo un sterminata distesa di mega hotel e di mega villaggi turistici. E poi tutto sembra un luna park, sembra Gardaland con tutte le attrazioni in bella mostra. C'è la discoteca Congo Bongo con una specie di gorilla in cartapesta che ricorda king kong, c'è il sottomarino Nautilus che ci portera' alla scoperta dei fondali marini come novelli Nemo in "20.000 leghe sotto i mari", ci sono i vari acquari dove nuotare con squali e delfini.. Insomma tutto un ruba ruba per turisti americani ed europei con i soldi. Ma il vero Messico dove è? Che ci siamo venuti a fare qua mi chiede francesca, facevamo quasi meglio ad andare a Rimini spendevamo meno e il tempo era sicuramente migliore!!!
Fortunatamente il caro e vecchio cibo messicano ci attutisce un pochino l'urto del primo impatto. Nonostante la pioggerellina noiosissima e la temperatura da sauna cinese siamo riusciti ad assaporare e a gustare i nostri primi takos conditi con salse varie (bollino rosso alla temibile salsa verde: piccantissima!!!).
La stanchezza poi ha il sopravvento ma prima di tornare in hotel facciamo in tempo a notare la chilometrica coda di persone che si sta formando per entrare nella discoteca piu' inn del momento a Cancun, il famigerato e già citato Congo Bongo. Al confronto le code delle discoteche della Versilia sono innocui raduni infantili. Facciamo come il poeta, guardiamo e passiamo.

Playa del Carmen
Dopo una buona notte riposante passata con l'aria condizionata a manetta, spalanchiamo preoccupati le finestre dell'hotel per capire se sta ancora piovendo o se invece il tempo volge al sereno. Brutta sorpresa, e' ancora tutto nero (e meno male che ci hanno detto che a Cancun non pioveva da circa 6 mesi, ma che stava aspettando noi la pioggia???).
Ma non ci perdiamo d'animo, cavolo siamo in Messico vicino all'equatore, in piena estate, il sole prima o poi spunterà. Decidiamo quindi di bloccare un taxi per farci portare a Playa del Carmen dove abbiamo deciso di passare un po' di giorni per effettuare una serie di escursioni nelle zone vicine. Gli autisti di taxi messicani non sono di troppe parole (almeno a noi e' capitato cosi') io continuo a fare domande sul tempo e sulle cose da fare e vedere ma le risposte sono quasi sempre monosillabiche. Dallo sguardo di francesca capisco che è meglio smorzare la mia curiosità e quindi mi metto a dormicchiare sempre con l'occhio vigile però da novello Bernacca a spiare i movimenti delle nuvole e i bagliori di sole.
In un'oretta siamo a Playa del Carmen e sorpresa delle sorprese troviamo un bel solicchio ad attenderci. Adesso pero' la cosa piu' importante è trovare un hotel e con gli zaini a spalla stra pieni e stra pigiati che abbiamo non sarà proprio una cosa piacevolissima. Il taxi ci ha lasciato in pieno centro, vicino al molo dove partono le navi per l'isola di Cozumel. Di hotel ce ne sono una marea ma dove andiamo? e soprattutto, ma quanto costeranno?

...CONTINUA....

 

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  • Gianni Martinelli
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