A story on the Italian fusion horizons of the East: Travel to Lodi, Lombardy region, Italy : ITALY

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A story on the Italian fusion horizons of the East: Travel to Lodi, Lombardy region, Italy

Lodi

Il ponte sull'Adda
Il ponte sull'Adda
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A story on the Italian fusion horizons of the East: Travel to Lodi, Lombardy region, Italy

Località: Lodi
Regione: Lombardy
Stato: ITALY (IT)
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Questa volta abbiamo deciso di seguire le orme di Napoleone, “conquistando” una bellissima città d’arte che si trova sulle rive del fiume Adda, in una delle zone più belle della Pianura Padana. Il fascino di questi luoghi era conosciuto già ai Celti Boi, il cui antico villaggio, Laus Pompeia, sorgeva proprio qui. In epoca romana la città era un fiorente borgo commerciale ed agricolo grazie alla sua posizione strategica, al crocevia di molte strade importanti del Nord.
La Lodi di oggi fu però fondata dall’imperatore Federico il Barbarossa il 3 Agosto 1158, dopo che nel 1111 Laus Pompeia fu rasa al suolo dai milanesi, con tanto di divieto di ricostruire gli edifici abbattuti.
Durante la nostra passeggiata abbiamo scoperto che Lodi è anche un po’ la città dei miracoli: il Tempio Civico dell’Incoronata sorge sul luogo dove un tempo c’era un postribolo, con accanto un’immagine della Madonna. A questa immagine sono attribuiti diversi eventi miracolosi a seguito dei quali la popolazione devota decise di erigere il Tempio. Presso la Chiesa di Santa Maria Maddalena si venera invece un Crocifisso miracoloso, ritrovato intatto fra i piloni di un ponte dopo una piena dell’Adda.
Una delle chiese più vaste della Lombardia è il Duomo di Lodi, che iniziarono a costruire lo stesso giorno in cui il Barbarossa ha rifondato la città. E’ una splendida incompiuta invece la Chiesa di San Francesco, la cui imponente facciata in cotto con è mai stata completata. Al suo interno sono conservate le spoglie di diversi personaggi illustri, tra cui quelle della poetessa Ada Negri.
La produzione artistica lodigiana si estende anche alle famose ceramiche Vecchia Lodi, che oggi si possono ammirare anche al Museo Civico.
Arrivando così ai tempi di Napoleone, giungiamo al bellissimo Ponte sull’Adda, nei pressi del quale si svolse nel 1796 la celebre Battaglia del Ponte di Lodi, in cui il Bonaparte sconfisse gli austriaci. L’importante evento storico è ricordato da una lapide, ma anche da un dipinto di Giuseppe Pietro Bagetti. Il ponte odierno, che abbiamo ammirato immerso nell’illuminazione serale, fu costruito nel 1864 sul luogo dell’originale ponte di legno. Attraversandolo si apre un suggestivo panorama sull’Adda, che comprende anche le piste ciclabili lungo il fiume.
Dopo questo viaggio nel tempo, decidiamo di coronare la nostra giornata con un vero e proprio viaggio all’insegna della fusione delle culture. Se alle nostre spalle c’è la storia lodigiana, entrando nel Ristorante Future Fusion, che si nota molto bene dalla passeggiata lungo l’Adda, nelle immediate vicinanze del Ponte, come per magia, ci ritroviamo in Estremo Oriente. “In America dicono When East meets West, ovvero quando l’Oriente incontra l’Occidente. E’ questa la nostra filosofia: abbiamo creato un ambiente in cui è possibile, per una serata, spostarsi mentalmente in un’altra città”, ci spiega Dixiao, il giovane titolare cinese che gestisce il locale insieme a suo fratello Chang. “Veniamo da una famiglia di ristoratori, e visto che siamo cresciuti a Lodi, per noi pensare a un locale che fondesse le due culture, è stato naturale. Prepariamo piatti della tradizione giapponese, ma usando solo le migliori materie prime italiane, scelte con molta cura. E’ così che si realizza la vera fusione delle culture in cucina”, ci spiegano i due fratelli. Parlando con loro si dimenticano subito gli stereotipi riguardanti i ristoranti etnici, Dixiao e Chang hanno una conoscenza approfondita sia della cultura enogastronomica italiana, che della storia della propria città.
La nostra cena nell’ambiente moderno e caldo del ristorante inizia con un antipasto assolutamente fusion: sushi e sashimi con tanti tipi di pesce, tra cui dei gamberetti siciliani, poi i gunkan ues tuna, ovvero dei piccoli bignè di tonno, col tartufo bianco d’Alba, e la tempura di fiori di zucca ripieni di gamberi. Continuiamo il nostro viaggio tra Occidente e Oriente con dei primi che rivisitano dei piatti italiani con la fantasia dell’Est, e gustiamo una carbonara di mare, fatta con dei tagliolini freschi col tonno, ovetto di quaglia e con la bottarga di muggine. Alcuni di noi scelgono il tortino di riso al nero di seppia con prugne giapponesi, mentre il resto del gruppo opta per gli spaghettini al tè verde: si tratta di spaghettini di grano saraceno, saltati all’italiana, con vongole e pomodorini. Facciamo seguire queste bontà dalla classica tempura mista e il gindara, ovvero il black cod al pepe, che non è altro che il merluzzo nero dell’Alaska. Accompagnamo il tutto con degli ottimi vini toscani e piemontesi, scelti tra le numerose etichette disponibili.
La nostra serata continua con un dopocena all’insegna della musica dance e dei cocktail esotici. A una certa ora arrivano pure un sassofinista e un percussionista che accompagnano il dj in consolle, così la nostra piacevolissima giornata “fusion” lodigiana si chiude a ritmo di musica e danza.

Francesca Bertha

PER INFORMAZIONI:
www.comune.Lodi.it
www.museilodi.it
www.futurefusion.it
Future Fusion
Via P. Ferrabini, 5 Lodi
0371/426501

 

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  • Francesca Bertha
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