beograd II - il ritorno - : SERBIA

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beograd II - il ritorno -

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beograd II - il ritorno -

Stato: SERBIA (RS)
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INTER RAIL 2003
Se vuoi vedere le foto o leggere altri miei diari: visita il mio sito: www.born2travel.it
[Luca]: Al timone questa volta: Luca, Brawler e la new entry: Gabriele.
E' sempre un'emozione scrivere sul diario di bordo.
Un anno intero a studiare e pensavo a quando sarei stato "lontano", libero veramente... cellulare spento, testa "spenta" e voglia di non pensare a niente che è vita ordinaria.
Le mie paure, i miei racconti, i miei silenzi passeranno per queste pagine, spero di essere all'altezza di scrivere perchè ci vuole grande coraggio per rovinare il bianco perfetto di una pagina...

12. 08. 2003 Caserta (ITALIA)
E sta per iniziare il mio quarto inter rail... quanto tempo è passato dal quel lontano luglio 1999 quando insieme al Takx, due sbarbatelli inesperti e incoscienti ma con tanta voglia di fare, partirono per un'avventura! Cinque anni dopo mi sento già molto più saggio e lo noto quando do i primi consigli e dritte al nostro chef: Gabriele (studente alla scuola alberghiera!).
[Gabriele]: Ecco il cuoco di bordo. Una cosa che odio è prendere il treno di notte ma per questa volta farò un'eccezione, mi aspetteranno giornate molto dure ma cercherò di essere sempre ottimista.
13. 08. 2003 Venezia (ITALIA)
Per la prima volta cominciamo con una tappa italiana: la romanticissima Venezia. Che bello gironzolare per i vicoletti stretti e cupi assaporando un'aria e un'atmosfera antica, ascoltando il rumore dei flutti d'acqua dei mille canali veneziani...

Non poteva mancare un accenno ai polli, cioè i "piccioni-sauro" che mangiano il granturco che i turisti propinano loro dalla mattina alla sera e son così grassi che a stento riescono a volare e addirittura si prendono il lusso di snobbare le nostre molliche di pane...

[Luca]: La poesia è ovunque e nemmeno la cacca dei colombi o i milioni di turisti riescono a scalfire la sua infinita inquietudine...

Gabriele mi fa ridere quando lo lascio solo con gli zaini e gli ricordo di essere vigile; lui se n'esce con: "Guarda che i napoletani, qui, siamo noi!"

[Luca]: Ho rivisto la cara Vale (detta Yaya) e insieme abbiamo visitato la "Biennale di Venezia" , una mostra di quadri e non solo d'avanguardia... quell'arte moderna tutta strana di cui non capisci niente e che ti fa pensare: "Questo lo facevo anche io"!

[Valeria Rizzotti]: E' stranissimo stare ad ascoltare i rumori in questa piazzetta, qui vicino c'è una via turistica trafficata e qua c'è il silenzio totale... senti la signora anziana che fatica a salire le scale di legno, le voci nella casa, le discussioni casalinghe, la televisione, il pianoforte che suona, Luca che russa appoggiato ad una porta... i passerotti che cinguettano...

Siamo in attesa del treno che ci porterà a Belgrado... C'è molta preoccupazione perchè questa città non è la più tranquilla al mondo...

14. 08. 2003 Belgrado (Serbia)
Tutto nacque in un tranquillo pomeriggio estivo a Caserta quando per caso, in un'agenzia viaggi, ascolto un ragazzo che prenotava un volo per Belgrado... Ma non c'era la guerra lì? Mi incuriosisco come sempre e... dopo aver attraversato quattro frontiere in una notte: eccoci qui!
Alloggiamo al Zeleznicki Hotel, (un albergo per ferrovieri), naturalmente all'interno della stazione ferroviaria!
La prima immagine che ha mostrato la città, dilaniata fino a qualche anno fa dai bombardamenti della guerra dei Balcani, è quella di un mix di grandi palazzoni grigi e tipici del comunismo e veri e propri quartieri di rom, tipo favelas brasiliane... La Serbia è l'unica nazione che riconosce gli zingari come propri abitanti...
Girovagando abbiamo conosciuto una coppia di australiani molto simpatici: Bret e Liz e un 62enne serbo: Slobodan.
[Luca]: Quel tipo per me era fresco, capiva di musica e di cinema. Diceva di aver conosciuto Fellini, la moglie e un certo Franco Fabrizi... Mentre eravamo tutti seduti in bar in centro s'è assentato per andare un attimo a casa ad ascoltare il mio CD! Non è più tornato.
Beograd è ancora troppo sconosciuta per parlarne, l'abbiamo solo annusata e mi sembra parecchio "Est Europa".
Nella piazza centrale abbiamo conosciuto un gruppetto di ragazzi del posto e organizzato una partita di calcio per domani!
16. 08. 2003 Belgrado (Serbia)
[Luca]: Altro che bombe... questa città sembra molto tranquilla...
Tutto procede sempre meglio, tanto che abbiamo cambiato il biglietto di partenza per la quarta volta! Ma stavolta deve essere definitiva perchè "the show must go on". Ogni mattina quando consegniamo le chiavi della stanza per uscire ci preparano sempre il conto... "No thanks, we stay one more night!" la nostra risposta.
La partita coi serbi è stata entusiasmante! Perdevamo 3-0. La nostra formazione: Gabry tra i pali, il Roscio in difesa, lo straniero Bret centrocampista ed io in attacco. Il nostro asso australiano pareggia i conti e al termine del primo tempo siamo in vantaggio di un goal. Al secondo non c'è stato gioco: 9-5 per noi (Marcatori: 5 goals io, 1 Roscio e 3 Bret). I poveri ragazzi serbi erano così tristi, ci tenevano a fare bella figura con noi italiani tant'è che ci hanno sfidati a basket domani...
[Bret da Canberra, Australia]: Quattro giorni dopo e stiamo ancora in giro. Abbiamo ammirato alcune delle tecniche di "abbordaggio" all'italiana. Grandioso!
In serata conosciamo le simpatiche Joana e Danijela e la bellissima Ana. Proprio quest'ultima a fine serata decide di presentarci la sua migliore amica... Così all'una e trenta del mattino prendiamo un autobus che ci porta in un luogo dimenticato da Dio... Da lì camminiamo per circa 45 minuti tra strade buie, senza luce, sentieri sporchi, viali solitari che penetravano dritti in veri e propri boschi, parchi isolati e illuminati solo dalla speciale luce della luna, a quell'ora, con quella gente, in quel posto, il mio cuore è stato trafitto! Non lo dimenticherò mai. Vorrei poter trasmettere attraverso queste pagine almeno un millesimo di ciò che ho provato io in quei momenti, sentimenti così contrastanti tra loro: timore perchè mi sembrava di rivivere le stesse scene del film horror "Blair Witch Project" penetrando in quei parchi oscuri e pace dei sensi discorrendo con Ana e la sua amica: un enorme albero secolare, tipo baobab, fiabesco!

17. 08. 2003 Belgrado (Serbia)
[Luca]: Sono le nove del mattino... un'altra dura giornata è cominciata e speriamo che non finisca mai perchè domani a quest'ora staremo su un treno diretto a Budapest.
Ci troviamo in qualche sperduta zona di Belgrado a casa di un'amica di Ana... Chi l'avrebbe mai detto: venire in un posto considerato tanto pericoloso e ostile e poi ritrovarsi in un così bel paradiso... a casa di gente del posto, conosciuta per caso, gente cordiale, vera, lontana da noi, in tutti i sensi... a volte mi vergogno di possedere ciò che ho... noi non apprezziamo più nulla... per loro, avere fatto un viaggio a Budapest qualche settimana fa è stata una cosa meravigliosa, noi non apprezziamo più nulla!
[Luca]: A casa dell'amica, Ana ci ha presentato il suo mondo... povero, dolce e intenso... Le persone erano estremamente colte e attente agli aspetti più problematici della vita.. cosa assai rara.
Belgrado mi ha ricordato tanto il rapporto che ci può essere tra esseri umani... Uno stato, un'unica gente... eppure sono in lotta tra di loro da troppo tempo.... Perchè? Per un territorio, per una chiesa, per un passato...
Il calore delle persone è la magia di Belgrado... Noi siamo i loro sogni e loro sono i nostri peccati; questi ragazzi hanno una verità negli occhi più profonda dei pozzi dove si b

 

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