tre giorni a valencia

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una breve "fuga d'amore" (!!!) a valencia per un fine settimana in cui si stacca la spina. questo è quello che ci eravamo proposti e quello che siamo riusciti a fare. che dire? valencia è una città decisamente gradevole, nulla a che vedere con barcellona, ma, pur nella diversità, non inferiore a madrid. si gira bene, si parla facilmente con le persone che, qui, mi sono sembrate particolarmente aperte allo scambio con gli altri. si sente "rumore" umano per strada, nel senso che le voci spesso sovrastano il traffico. e' un vociare piacevole, allegro che fa pensare a gente che se la passa bene. un particolare divertente: alla spiaggia della malvarrosa, mentre cercavamo la fermata dell'atobus per tornare in città, siamo stati avvicinati da un signore anziano che ci ha suggerito di prendere il bus alla fermata di fronte (nella giusta direzione!) per evitarci di dover timbrare due volte il biglietto. beh! mi ha fatto un piacere immenso vedere che ci sono persone che, senza essere interpellate, offrono la loro collaborazione: un gesto di cortesia e solidarietà che sempre più difficilmente si trova per strada, almeno in una grande città. Da vedere sicuramente la città delle scienze, non tanto per il contenuto, quanto per il contenitore: si tratta di una stupenda struttura in vetro e metallo che bene si integra nello spazio in cui è inserita. complimenti a calatrava che l'ha pensata e realizzata. per quanto riguarda i contenuti: l'esperienza dell'hemisferic è interessante, ma non così particolare come vorrebbero farla apparire (è sconsigliata a donne incinte e bambini molto piccoli). l'oceanographic ci ha dato l'idea di un parco dei divertimenti: è adatto a famiglie con bambini che possono trascorrere una giornata intera, anche se con costi piuttosto elevati!! mentre eravamo al delfinario in attesa mi è sembrato di essere a miami: puro "american way of life". Hamburger, musica e spettacolo di delfini ammaestrati!! insomma, una esperienza molto poco scientifica e molto ludica secondo uno stile che non si attaglia ai nostri gusti. il centro città invece ha monumenti interessanti: la lonja de la seda, uno dei pochi edifici gotici civili, il mercado central di stile modernista, il quartiere del mercado colon con architettura primi novecento ed il quartiere del carme, malconcio, ma vivace. un elemento a sfavore è il tanfo che si respira in alcune zone (sembrerebbero esalazioni dalle fogne) anche pregevoli e che non rende gradevole passeggiarvici. gli stessi effluvi li abbiamo sentiti anche al mare, nonostante ci fosse una piacevole brezza e l'acqua risultasse, almeno allo sguardo, decisamente più pulita di quella di molte coste italiane. belle molte insegne di negozi (quelli più vecchiotti) e belli alcuni locali. uno per tutti il caffè del siglo nella plaza santa catalina. per il cibo niente di che. la paella te la danno in tutte le salse, ma la nostra conoscenza non è tale da stabilire se si tratti di piatti hben cucinati o di robaccia per turisti (propendo più per la seconda), anche se abbiamo cercato di evitare quelli che la preparano e poi la riscaldano. l'albergo, invece, lo consiglio vivamente: l'ayre astoria hotel in plaza botet, a due passi dall'ayuntamento. la location è stupenda (di sera la fontana nel centro della piazzetta è illuminata) e tranquilla. la colazione è magnifica ed i servizi e le stanze meritano tutte le quattro stelle assegnate. noi avevamo trovato una soluzione molto economica (90 euro al giorno compresa la colazione) che mi è stata offerta contattando direttamente l'hotel. i vari siti di prenotazioni on.line applicavano sempre tariffe più alte. dall'aeroporto di raggiunge la stazione (altro edificio notevolissimo) in poco più di venti minuti con la metropolitana (linea 3 o 5) che passa ogni quarto d'ora, al prezzo di euro 1,70. concludendo, consiglio vivamente di fare un week end in questa città, soprattutto prima che venga l'estate che, a quanto mi dicono, è caldissima. già in questi giorni le persone giravano senza cappotto e non c'era bisogno dei riscaldamenti. tutto qua.