Some days in the United States... Tour of Utah : UNITED STATES

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Some days in the United States... Tour of Utah

Colorado River, Arches National Park, Goosenecks State Park, Monument Valley

Campeggio Dinosautland Koa
Campeggio Dinosautland Koa
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Some days in the United States... Tour of Utah

Località: Colorado River, Arches National Park, Goosenecks State Park, Monument Valley
Regione: Utah
Stato: UNITED STATES (US)
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Among the many trips that a camper dream is to cross the U.S. from coast to coast, the Caravan Club Italy, has organized and we are a member. It was a long time since we talked about it with friends, others, or alone with other organizations, there had been, but always in very limited locations: California, Nevada and Utah, no one knew that we had made the "coast to coast . Given the program, we noted that it was very large, but restricted in time, in short: we must run, but you could do. After two meetings in Bologna, home of the club and one in Bergamo, where we had all the details and final costs, and you decide to go. The cost, inclusive (unfortunately not the case) was set at € 12,500. Twenty days before departure there was a balance in favor or against, the value of the dollar / euro and this then has not come true, for about € 400. It 'has been decided to do the same for all cost for the camper even though they were of different sizes because not everyone could have the small ones, so it was chosen by lot. The maximum of the participants had to be 20 campers with two executives, would have made two groups, unfortunately one of the two animals for health reasons had to give up, we were asked if we wanted to start with a single charge and we all agreed, however, the cost of the second person had been charged and has not been repaid to the various participants. Many have applied for reimbursement, but there was no response.
To enter multiple photos and make reading faster, I wanted to mention this trip is divided into states, each group in addition to related photos, there will be a diary of the days associated with that state.

 

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From Jackson, Wyoming to Vernal, Utah km. 430.

Another long day of transfer.
Evening festivities Renato birthday, during the brief stops of the day I could make him a cake, pie with the usual written 64 years that does, unfortunately the extent of the cake and the oven does not allow me to make a bigger and dividing it into 35, the ration is very poor, however, has been accepted and appreciated.
Camping Vernal Dinosaurland Koa - 28 09 N 40 W 109 31 43
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From Vernal to Moab, Utah km. 340.

Departure 7.30 am
Today is a rainy day the weather will accompany us throughout the journey.
We face the Douglass Pass (N 39 35 53 - 108 48 01 W) with the mist, the road is pretty steep, but quite narrow, visibility is poor.
At lunch break, in the adjacent square, we see a Dinosaur Museum, many of us go to visit it, is quite interesting, there are various types of masterfully reconstructed dinosaurs, with an internal mechanism, they move as if they were alive and give joy and fear in children.
The weather clears we continue to travel between the mountains. One gets the impression of actually being in the West. Vast stretches of plains and plateaux are part of the landscape and there seems to be the leaders of very classic movie cowboy. The surrounding mountains form an impressive backdrop.
For a side street, along the Colorado River (N 38 48 39 - 109 18 18 W). Can you imagine this long line of campers, almost at walking pace along the edges of the river, almost in contemplation of the river to enjoy every loop, every color, every strength, every piece of music? We meet a small ranch adapted to the tourists who stay and where to teach horseback riding as a true cowboy. Along the river, small tents, are guys who compete in rafting (N 38 45 33 - 109 19 26 W), with rafts descend the current rash enough, following the river there are points where you stop taking beautiful pictures ( N 38 41 19 - 109 24 57 W)
All the way there will be sunshine and rain until they arrive at camp.
Camping Campgound Slickrock - 38 35 N 38 W 109 33 58
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Da Moab a Monument Valley nello stato dell’Utah km. 340

Partenza ore 7.30
All’uscita dal campeggio, in verità un po’ incasinato e stretto, il n° 5 urta una jeep, con un equipaggio straniero anch’esso, per le pratiche assicurative si è perso quasi ¾ d’ora.
Finalmente partiti si entra subito nel Arches National Park (N 38 46 56 – W 109 35 41) un territorio ricco di migliaia di formazioni sabbiose intricatamene scolpite che costituiscono gli archi naturali di ogni dimensione immaginabile, alcuni dei quali assolutamente fantastici. Il complesso degli archi nasce nel periodo giurassico quando gli spessi strati di sabbia si depositarono. Con il tempo, alcuni di questi strati si sono pietrificati, altri sono stati scolpiti dall’acqua, dal sole, dal gelo e dal vento. In alcune zone si nota l’espressione della forza della natura, deposizioni, erosioni ed altri eventi, nei diversi milioni di anni di storia geologica. Circa 300 milioni di anni fa lo strato salato riemerse creando fenditure nella roccia. Con l’erosione anche di questo, la roccia solida sovrastante formò degli archi, che vanno dal più massiccio Turret Arch ai graziosi Delicate Arch e Landscape Arch. Le straordinarie caratteristiche del parco creano un paesaggio di contrasti di colori e di paesaggi diversi da qualsiasi altro al mondo. Con una camminata di 45 minuti di media difficoltà, si potrebbe ammirare la star del parco, il Delicate Arch, un sottile ponte di roccia diventato simbolo dell’intero stato dell’Utah. Tra gli scenari magnifici che abbiamo ammirato, questo occupa sicuramente uno dei primi posti in classifica. Più lo si guarda e più ci chiediamo come faccia a stare in piedi, noi preferiamo ammirarlo dal punto di partenza e con il teleobbiettivo mi sono portato falsamente alla sua base. Da questo punto ridiscendiamo a gruppi di quattro, onde permettere a tutti di fare altre foto nei punti panoramici, senza intasare con 14 camper il traffico e la sosta nelle piazzole (N 38 44 02 – W 109 30 07) (N 38 44 08 – W 109 31 14).
A pranzo sostiamo in un piazzale alla base di un grosso masso con ancora un arco non meno bello dei precedenti.
Il tempo peggiora il cielo è plumbeo dopo la pioggia inizia a grandinare, ai bordi della strada la grandine si accumula in grande quantità, fortunatamente non ha procurato danni ai nostri mezzi.
Nel pomeriggio ci rechiamo a visitare il Goosenecks State Park (N 37 10 28 – W 109 55 37) che si affaccia su un profondo canyon del fiume San Juan. Questo luogo meraviglioso deve il suo nome ai meandri creati dal fiume, sollevando con la continua erosione, la pietra arenaria fino a farla apparire come un grandissimo cumulo. Per la loro tortuosità, questi meandri, ricordano un “collo d’anatra”.
Ha smesso di piovere si cominciano a vedere le cime della Monument Valley, i colori del temporale, la roccia bagnata, i pochi raggi del sole che riflettono sulle pareti bagnate generano dei colori che io ho paragonato ad un maglione di Missoni.
Entriamo al Goldwing Campground per la cena e la notte.
Anche questa sera c’è un festeggiato, il n° 2 Lucio.
Campeggio Lodge and Tours – N 37 00 23 W 110 12 54
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Campeggio Lodge and Tours (Utah) – N 37 00 23 W 110 12 54

Oggi siamo diretti verso uno dei luoghi più fotografati degli States. Non c’è agenzia di viaggio che non abbia appeso un poster di questo incredibile territorio Navajo. La Monument Valley è un’icona degli Stati Uniti occidentali. Il pianoro desertico è in realtà di origine fluviale e si trova al confine con l’Utah e l’Arizona in un’area abbastanza isolata quanto estesa.
Fermi al campeggio, oggi raduno dei partecipanti alle 8.50, partenza con due furgoni attrezzati per trasporto persone, con questi mezzi ci hanno accompagnato in strade sterrate e tortuose a visitare la fantastica Monument Valley, gli autisti erano due Navajo.
Pranzo all’ombra di un monte in un boschetto, a base di hamburger cotti su di una griglia ed una scatoletta dove c’erano varie salsine per condire, un biscotto, un’arancia ed una lattina di bibita ed infine il caffè, americano s’intende, non certo un espresso.
Al pomeriggio è continuata la visita a quelle caratteristiche conformazioni rocciose dai colori esaltanti in mezzo a quello spettacolo della natura selvaggia ed arida. Il territorio intorno è prevalentemente pianeggiante ad eccezione della pianura che è cosparsa da una sorta di guglie dette “butte” o “mesas”. Questi edifici naturali composti da roccia e sabbia hanno la forma di torri dal colore rossastro causato dall’ossido di ferro che le compone, con la sommità piatta più o meno orizzontale. Alla base si accumulano detriti composti da pietrisco e sabbia.
Rientrati stanchi ma soddisfatti al campeggio, ci siamo tutti recati al proprio camper per una rinfrescante doccia.
Questa sera abbiamo invitato l’equipaggio n° 6, Renato e Patrizia a cena.
Avevo comprato ad un supermercato un pollo, forse un po’ troppo grosso, ci sono volute circa 1 ora e mezza di cottura ma è risultato molto buono e saporito, come contorno patate al forno, queste si sono bruciacchiate, ma sono state gradite egualmente, un dolce portato da Patrizia ed un goccio di wisky di Renato, poi si sono aggiunti altri amici per una conversazione piacevole e simpatica. Poi tutti a nanna.

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Da Monument Valley stato dell’Utah a Page stato dell’Arizona km. 200

Partenza ore 7.30
Oggi giornata tranquilla, un breve viaggio di circa 200 km poi sosta per visitate le Antilope Canyon, un fuori programma suggerito da un partecipante al gruppo.
La natura qui si è superata con un sorprendente capolavoro di colori. Siamo di fronte ad una splendida scultura nella pietra. Chi se ne intende di fotografia qui può tirar spaziare nella propria creatività. Ci sono fasci di luce che entrano dall’alto e arrivano a picco in particolari ore del giorno, tanto da rimanere incantati mentre, in tutti gli altri momenti, il gioco dei colori intensi e profondi, richiamano l’esplorazione e l’immersione totale. La passeggiata dentro al canyon è da brividi, lo spettacolo non manca.
Pertanto si è dovuto pagare 6 doll. a persona per il parcheggio e 25 doll. sempre a testa per la guida, una signora molto simpatica ed intraprendente, oltre a guidarci, ci prendeva le fotocamere, di diversi tipi e qualità e scattava lei stessa le foto da posizioni che sapeva, ottenendo così delle inquadrature perfette, ho tentato di imitarla ma non ci sono riuscito.
Per arrivare a questo canyon ci hanno portato con dei fuoristrada eccezionali, avevano le sospensioni alzate e montavano delle ruote maggiorate all’inverosimile, sembravano dei mostri.
Prima di entrare al campeggio, il solito rifornimento serale di benzina e spesa al supermercato.
Domani un altro compleanno e di conseguenza un’altra torta, ormai li ho viziati.
Campeggio Lake Powell Campground Plpc – N 36 54 59 W 111 27 36
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Conclusione

Tanti sforzi e tanta fatica per questo viaggio che ci ha regalato emozioni difficili da descrivere. Ogni giorno è stato unico, imperdibile, straordinario, grazie anche all’impegno e la volontà di tutti i nostri compagni di avventura. Che cosa ricordiamo di più? Difficile dirlo. Ogni luogo, nel suo genere, è stato meraviglioso. Questo viaggio sarà memorabile. Il nostro pensiero va, nell’ordine, al fascino impetuoso delle cascate del Niagara; ai calanchi delle Badlands; alle facce dei Presidenti scolpiti nella montagna; alla magnifica Dewil Tower, all’emozionante Old Faithful e a tutto il Parco dell’Yellowstone (anche se non abbiamo visto l’orso Yoghi e Bubu), alla Monument Valley, ed ai suoi delicati archi e le sue guglie; alla luce filtrata attraverso l’Antelope Canyon; al mitico Lago Powell con la Glen Canyon Dam; al superbo, al grande, al bellissimo, al mozzafiato Grand Canyon; alle luci, ai suoni di Las Vegas; al caldissimo Badwater nella Death Valley; al vecchissimo e grossissimo General Sherman ed all’inaspettata nevicata al Sequoia National Park; al meraviglioso Golden Gate Bridge ed allo skyline di San Francisco visto dalla romantica Sausalito; ed infine, alla grandissima New York, ai suoi grattacieli, al Central Park, al ponte di Brooklyn, alla Statua della Libertà (vista da lontano). Ci sarebbero state tantissime altre cose da raccontare che non abbiamo inserito in questo testo. Altre che avremmo potuto dire ma che si trovano in tutte le guide turistiche. Altre ancora, come le sensazioni e le emozioni più intime….che non si potranno mai descrivere ma che rimarranno prigioniere per sempre in noi. Ora è proprio tutto finito. E’ tempo di ritornare a casa, rivedere gli amici, continuare la nostra vita di sempre, in attesa di un altro meraviglioso viaggio da gustare insieme.

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profile of : Carlo

  • Carlo Ranzani
  • Età 31193 giorni (86)
  • Majano (UD)

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